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Borsa svizzera chiude sopra parità, SMI +0,35%

(Keystone-ATS) Dopo una mattinata trascorsa tutta in negativo per i listini alla Borsa svizzera, appesantiti dai timori che il virus che ha colpito la Cina possa diffondersi oltre i confini del gigante asiatico, nel pomeriggio la Borsa ha riassorbito le perdite.

In chiusura, l’indice SMI dei titoli guida è avanzato dello 0,35% a 10’884.51 punti e l’indice allargato SPI dello 0,45% a 13’194.07 punti.

Osservata speciale oggi è stata UBS. La grande banca ha chiuso il 2019 con una contrazione dell’utile netto del 4,7% su base annua a 4,30 miliardi di dollari. Benché tutto sommato il risultato globale soddisfi gli analisti, il titolo ha ceduto il 4,53% a 12,225 franchi a causa dell’abbassamento degli obiettivi finanziari annunciati oggi e della performance giudicata deludente nel settore della gestione patrimoniale (Global Wealth Management, GWM). Gli investitori hanno penalizzato anche il titolo di Credit Suisse, sceso dell’1,26% a 13.325 franchi.

Gli assicurativi hanno chiuso vicino alla parità: Zurich ha guadagnato lo 0,10% a 407.70 franchi, Swiss Re ha ceduto lo 0,23% a 109.30 franchi e Swiss Life lo 0,02% a 493 franchi. Nestlé (+1,37% a 108.36 franchi), Roche (+0,56% a 330 franchi) e Novartis (+0,18% a 92.89 franchi) hanno contribuito a sostenere i listini.

In perdita i marchi del lusso Swatch e Richemont, aziende molto attive sui mercati asiatici; gli investitori sono preoccupati per le conseguenze dell’epidemia che potrebbe influenzare negativamente la crescita. Il primo titolo ha ceduto lo 0,53% a 263.60 franchi e il secondo l’1,87% a 76.76 franchi.

In progressione invece Lonza, salita di ben il 7,49% a 394.90 franchi. La crescita del segmento Pharma & Biotech ha spinto le vendite dell’azienda nel 2019. Il gruppo basilese, attivo nel settore chimico e farmaceutico, ha messo a segno l’anno scorso un volume d’affari in aumento del 6,8% a 5,92 miliardi di franchi. Gli investitori stanno premiando questo titolo: il riorientamento della società verso il settore Pharma si è rivelato vincente.

Sul mercato allargato, la società ticinese Medacta ha guadagnato il 2,04% a 80.10 franchi. Il gruppo di Castel San Pietro ha archiviato l’esercizio 2019 con vendite in crescita del 14% (11,4% in monete locali) a 310,9 milioni di euro. Le cifre presentate oggi superano le attese degli analisti, che stimavano ricavi per 308 milioni di euro. Il CEO di Medacta, Francesco Siccardi, si è detto soddisfatto dell’esercizio passato.

Bene anche Logitech, avanzata del 4,63% a 46.74 franchi. La multinazionale vodese specializzata nelle periferiche per computer, ha generato un fatturato di 902,7 milioni di dollari nel terzo trimestre dell’esercizio 2019/20, pari a un incremento del 4% rispetto all’anno precedente. L’utile netto si è attestato a 117,5 milioni. Questi risultati hanno rallegrato gli investitori.

Tornos ha ceduto il 7,87% a 6,56 franchi. Il gruppo specializzato nella produzione di macchine utensili, ha subito un calo delle vendite e delle commesse l’anno scorso, a causa del momento negativo dell’industria automobilistica e del rinvio di alcuni progetti da parte dei clienti dell’azienda. L’impresa dovrà ricorrere al lavoro ridotto, ciò che ha spaventato gli investitori.

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