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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,45%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera avvia la settimana con una seduta chiusa in ribasso. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 8898,23 punti, in flessione dello 0,45% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,46% a 10’137,89 punti.

Gli investitori tendono a muoversi con i piedi di piombo in vista della pubblicazione di numerosi risultati semestrali e della decisione sui tassi che prenderà mercoledì la Federal Reserve americana: ancora una volta non sono attesi cambiamenti immediati di politica monetaria, ma indicazioni sui futuri sviluppi.

Sul fronte congiunturale il Fondo monetario internazionale ha rivisto leggermente al rialzo le previsioni per la crescita globale, che dovrebbe essere del 3,5% quest’anno. Intano l’indice PMI in luglio mostra un rallentamento dell’attività manifatturiera nell’Eurozona, mentre negli Usa la vendita di case esistenti in giugno è risultata in calo.

I segnali che arrivano dal fronte aziendale e congiunturale non sono quindi univoci: stando agli operatori visto il livello tuttora elevato delle quotazioni non è quindi da escludere che gli investitori optino nelle prossime settimane per i realizzi di guadagno.

In Svizzera sorvegliata speciale era Julius Bär (+4,47% a 52,10 franchi), che grazie a un semestrale migliore del previsto è salita ai massimi degli ultimi due anni, arrivando a guadagnare in mattinata fino all’8%. Non hanno sfigurato nemmeno gli altri due bancari UBS (+1,92% a 16,99 franchi) e Credit Suisse (+1,47% a 14,45 franchi), mentre più staccati sono rimasti gli assicurativi Zurich (-0,31% a 285,70 franchi), Swiss Life (+0,12% a 338,00 franchi) e Swiss Re (-0,28% a 90,45 franchi).

Male orientati si sono rivelati diversi valori particolarmente sensibili ai cicli economici come Adecco (-0,77% a 70,85 franchi), ABB (-1,55% a 22,19 franchi) – che non riesce quindi ad invertire la tendenza delle ultime sedute – e Geberit (-0,73% a 447,80 franchi): si sono per contro smarcate LafargeHolcim (+1,33% a 57,15 franchi) e Sika (+0,23% a 6460,00 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (-1,37% a 366,00 franchi) è apparsa ancora più in difficoltà di Richemont (-1,00% a 79,10 franchi).

Hanno frenato il listino i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,91% a 81,85 franchi), Novartis (-0,93% a 79,55 franchi) e Roche (-0,57% a 242,60 franchi), che hanno fra l’altro sofferto per il basso livello del dollaro. Completano il quadro dei 20 titoli principali Givaudan (-1,04% a 1901,00 franchi), Lonza (-0,84% a 213,10 franchi), SGS (-1,04% a 2191,00 franchi) e Swisscom (-0,55% a 467,00 franchi).

Nel mercato allargato Meyer Burger (+3,33% a 1,55 franchi) ha approfittato di una commessa da 22 milioni di franchi proveniente dall’Asia. Ypsomed (+1,63% a 137,20 franchi) ha effettuato un mini rimbalzo dopo aver perso venerdì quasi il 30% in seguito al mancato rinnovo di un contratto con una società americana. Dufry (-3,38% a 148,70 franchi) era interessata da voci che vedono all’orizzonte un disimpegno di HNA, il gruppo cinese che detiene circa un quinto della società renana.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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