Prospettive svizzere in 10 lingue

Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +1,26%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera avvia la settimana con una seduta in rialzo: l’indice dei valori guida SMI segnava 9299,61 punti, in progressione dell’1,26% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI guadagnava l’1,15% a 10’654,77 punti.

Il mercato è fin da subito partito bene, mostrandosi più tonico di altre piazze continentali, rivelatesi sotto tono dopo il fallimento delle trattative per la creazione di un nuovo governo in Germania. Con il trascorrere delle ore si è però fatto strada un maggiore ottimismo: più che all’incertezza politica tedesca gli investitori guardano infatti al buon andamento dell’economia mondiale.

È opinione condivisa che finché la congiuntura continuerà a tirare il clima generale rimarrà favorevole alle azioni, anche se non è esclusa qualche correzione. Non oggi, comunque: anche perché non erano in agenda dati in grado di modificare sensibilmente i corsi.

Sul fronte interno il mercato è essenzialmente stato trainato da Roche (+5,87% a 243,60 franchi), che ha pubblicato risultati di studi clinici incoraggianti sui suoi medicinali Hemlibra e Tecentriq. Meno ispirato è apparso il concorrente Novartis (-0,24% a 83,10 franchi), stando agli analisti proprio perché messo in ombra dai “cugini”, mentre ha accelerato nel finale il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,41% a 84,75 franchi).

Hanno guadagnato terreno i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (+1,00% a 25,14 franchi), Adecco (+0,74% a 74,50 franchi), Geberit (+0,71% a 426,80 franchi), LafargeHolcim (+1,00% a 55,75 franchi) e Sika (+2,56% a 7610,00 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (+1,69% a 366,80 franchi) si è fatta preferire a Richemont (+1,27% a 87,75 franchi), grazie all’ottimismo mostrato dal CEO Nick Hayek in un’intervista a un domenicale.

Fra i bancari Julius Bär (+2,46% a 60,45 franchi) ha approfittato dell’aumento superiore al previsto dei fondi in gestione nei primi dieci mesi per staccare Credit Suisse (+0,44% a 15,95 franchi) e UBS (-0,24% a 16,94 franchi). Su quest’ultimo titolo ha pesato un articolo del Financial Times, secondo il quale sono in arrivo sanzioni salate nell’Ue per le banche coinvolte nello scandalo dei cambi. Hanno tirato il fiato, dopo i recenti aumenti di corso, gli assicurativi Zurich (-0,40% a 298,60 franchi), Swiss Re (-0,59% a 92,30 franchi) e Swiss Life (-0,48% a 334,10 franchi).

Completano il quadro delle blue chip Givaudan (+0,88% a 2289,00 franchi), SGS (+1,12% a 2427,00 franchi) e Swisscom (+0,49% a 508,00 franchi).

Nel mercato allargato Sulzer (-0,42% a 118,90 franchi) ha annunciato un avvicendamento ai vertici delle finanze, mentre Schmolz+Bickenbach (+2,50% a 0,82 franchi) ha comunicato l’intenzione di rilevare la società Asco Industries.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR