Borsa svizzera: vira in negativo
(Keystone-ATS) Dopo una timida partenza in rialzo la borsa svizzera ha virato in negativo: alle 11.30 l’indice dei valori guida SMI segnava 8893,12 punti, in flessione dello 0,51% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI perdeva lo 0,45% a 10’138,76 punti.
Gli investitori tendono a muoversi con i piedi di piombo in vista della pubblicazione di numerosi risultati semestrali e della decisione sui tassi che prenderà mercoledì la Federal Reserve americana: ancora una volta non sono attesi cambiamenti immediati di politica monetaria, ma indicazioni sui futuri sviluppi.
Sul fronte congiunturale il Fondo monetario internazionale ha rivisto leggermente al rialzo le previsioni per la crescita globale, che dovrebbe essere del 3,5% quest’anno. Intano l’indice PMI in luglio segnala un rallentamento dell’attività manifatturiera nell’Eurozona.
In Svizzera i fuochi d’artificio stanno accompagnando Julius Bär (+6,88%), che grazie a un semestrale migliore del previsto sale ai massimi degli ultimi due anni. Non sfigurano nemmeno gli altri due bancari UBS (+1,20%) e Credit Suisse (+0,70%), mentre più staccati sono gli assicurativi Zurich (-0,77%), Swiss Life (-0,27%) e Swiss Re (-0,55%).
Male orientati sono diversi valori più sensibili ai cicli economici come ABB (-0,75%), Adecco (-0,35%), Geberit (-0,33%): si smarcano per contro LafargeHolcim (+0,62%) e Sika (+0,08%). Nel segmento del lusso Swatch (-0,84%) è più in difficoltà di Richemont (-0,50%).
Frenano il listino i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,73%), Novartis (-0,68%) e Roche (-0,66%).
Nel mercato allargato Meyer Burger (+4,00%) approfitta di una commessa da 22 milioni di franchi proveniente dall’Asia. Ypsomed (+3,70%) effettua un mini rimbalzo dopo aver perso venerdì quasi il 30% in seguito al mancato rinnovo di un contratto con una società americana.
