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Meglio schedato chi viaggia senza biglietto

Immagine di una pensilina accanto alla quale è accostato un autobus; alcune persone si apprestano a salire, altre passano accant
Finora, registri con i nomi di chi è stato colto in flagrante esistevano solo all'interno di singole aziende. © Keystone / Christian Beutler

I nomi delle persone pizzicate in Svizzera a viaggiare sui mezzi pubblici senza biglietto sono iscritti da lunedì in un registro nazionale. Gestito da AutoPostale, consentirà alle singole imprese di trasporto di individuare più facilmente (e multare correttamente) i recidivi.

Ogni anno, in Svizzera, si contano circa 800’000 viaggiatori sprovvisti di titolo di trasporto valido, in parte recidivi, che causano perdite per oltre 10 milioni di franchi a chi gestisce i mezzi pubblici.

Al di là di coloro che finiscono nelle maglie dei controlli, si stimaCollegamento esterno che su due miliardi di viaggi in un anno nel Paese, ben il 3% sia fatto senza biglietto. Banche dati con i nomi dei (pochi) colti in flagrante esistono solo all’interno di singole aziende.

Multe da 100, 140 e 220 franchi

Il nuovo registro dei trasgressori, accessibile a imprese di trasporto pubblico di tutta la Svizzera, consentirà di identificare chi ha già fatto il furbo e multarlo di più: i 100 franchi della prima contravvenzione diventano 140 alla seconda e 220 (più denuncia) alla terza.

In assenza di recidiva, l’iscrizione del viaggio irregolare è cancellata dopo due anni. Coloro che hanno dimenticato di portare con sé l’abbonamento possono chiedere lo stralcio dell’iscrizione subito.

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Da “fatti e cifre” di alcune aziende di trasporto del Canton Ticino, si scopre che le percentuali di senza biglietto possono essere anche alte (6-8% dei passeggeri controllati nel caso dell’Autolinea Mendrisiense) ma che, non di rado, si tratta proprio di viaggiatori che hanno dimenticato l’abbonamento.

I recidivi sono quasi tra un quinto e un quarto dei multati (26% nel caso della luganese TPL, 12% alla prima contravvenzione e 6% alla terza secondo i dati della locarnese FART).

Il Quotidiano RSI, oltre ai portavoce delle aziende, ha intervistato Gian Michele Zeolla di AutoPostale, direttore della comunità tariffale Ticino e Moesano ‘Arcobaleno’, il quale garantisce che le normative sulle privacy saranno rispettate al 100%.

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