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Esplosione al Cairo, ipotesi terrorismo

Diciannove morti e trenta i feriti è il bilancio di un'esplosione avvenuta all'Istituto nazionale per il Cancro del Cairo. Lo ha affermato un portavoce del ministero della Salute precisando che lo scoppio è stato provocato da un'automobile lanciata ad alta velocità contro altre vetture davanti all'edificio. 

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L’esplosione potrebbe essere stata un atto di terrorismo in quanto provocata da esplosivo piazzato all’interno dell’auto lanciata contro altri veicoli.

È l’ipotesi che circola in queste ore anche se non c’è nessuna conferma ufficiale. Secondo alcuni testimoni, il conducente dell’auto stava fuggendo a un controllo della polizia quando è avvenuto l’impatto che ha provocato 19 morti e almeno 30 feriti. Il bilancio è provvisorio: alcuni dei feriti sono gravi.

L’esplosione è stata talmente violenta che è stata sentita anche a pochi chilometri di distanza e ha fatto tremare, secondo alcuni testimoni, i vetri di alcune abitazioni. Sul posto vi sono numerosi agenti della Sicurezza che stanno raccogliendo le testimonianze. L’impatto ha anche danneggiato le barriere di ferro lungo il Nilo e qualche cadavere, secondo le fonti della Sicurezza, potrebbe essere caduto nel fiume.

L’automobile che ha causato l’esplosione – ha riferito il portavoce del ministero della Salute Khaled Megahed – viaggiava contromano ad alta velocità sulla Corniche al Maadi e ha travolto diversi veicoli innescando l’esplosione che ha a sua volta scatenato l’incendio che ha interessato gran parte dell’ospedale.

Sul posto sono state inviate 42 ambulanze per trasportare i feriti all’ospedale Nasser. Il ministro della Salute Hala Zayed ha visitato i feriti per accertarsi delle loro condizioni e ha ordinato che sia prestata loro ogni cura di cui abbiano bisogno.

Le vittime dell’esplosione e dell’incendio erano semplici passanti e automobilisti ha riferito all’agenzia Mena l’ufficio stampa dell’Università del Cairo, precisando che i pazienti ricoverati sono rimasti illesi.

L’incidente è avvenuto vicino agli uffici amministrativi dell’istituto, lontano dalle camere dei ricoverati. Oltre all’unità di crisi già istituita dal ministero della salute, il rettore dell’ospedale, che ha visitato l’Istituto insieme ad altre autorità, ha ordinato l’istituzione di una commissione tecnica per verificare i danni prodotti all’edificio. Insieme, cercheranno di chiarire le esatte circostanze dell’accaduto e assicureranno ai pazienti e alle loro famiglie assistenza per lo shock subito.

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