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Attacco nella grande moschea di Londra, ferito muezzin

Attacco nella Grande Moschea di Londra KEYSTONE/AP/Victoria Jones sda-ats

(Keystone-ATS) Nella Moschea Centrale di Londra, la più imponente del Regno Unito, oggi l’uomo incaricato di guidare la preghiera islamica del giovedì sera è stato accoltellato e ferito da un 29/enne di fronte ai fedeli in un attacco-shock dai contorni ancora in parte da chiarire.

L’episodio ha suscitato un particolare allarme nella vasta comunità musulmana britannica, che chiede maggiore tutela da parte del governo conservatore e delle forze dell’ordine nel ricordo dell’attentato anti-islamico del 2017 di fronte alla moschea londinese di Finsbury Park; e sullo sfondo della strage compiuta poche ore prima in Germania. Anche se Scotland Yard esclude in questo caso un movente terroristico.

A Londra, tutto si è consumato in pochi minuti. Il luogo di culto, che si trova nell’area di Regent’s Park, a poca distanza della presidiatissima residenza dell’ambasciatore americano, aveva appena visto radunarsi 2-300 persone per la preghiera detta dall’Asr, quando una di loro, presentatasi come un fedele, ha tirato fuori un coltello e si è scagliato sul muezzin, ultrasettantenne, colpendolo ripetutamente all’altezza delle spalle e al collo.

L’aggressore, un bianco, secondo le immagini di filmati amatoriali rapidamente circolate sul web, è stato bloccato da altri fedeli dopo una colluttazione. E consegnato agli agenti di polizia, giunti in forze a stretto giro mentre l’area veniva isolata. Il muezzin, caduto in una pozza di sangue, è stato soccorso e portato in ospedale da un’ambulanza: non è in pericolo di vita secondo i medici, ma “è stato ferito in modo serio ed è ora ricoverato” in un centro specializzato, come riporta la direzione della stessa London Central Mosque.

Prudenza al momento sul contesto. I detective di Scotland Yard, dopo qualche ora d’indagine, hanno fatto sapere di non ritenere che l’attacco sia “legato al terrorismo”, limitandosi a confermare il fermo per tentato omicidio. Ma resta da capire se possa essersi trattato di un raptus o di altro. L’aggressore, di cui non è ancora stata resa nota l’identità, è un bianco.

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