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Cavalieri, briganti, damigelle e draghi

Il Teatro dei Pupi è stata una delle forme di arte popolare più in voga nell’Italia meridionale tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. (Immagini: Collezione Würth, Künzelsau; Kunsthaus)

A fare sognare giovani e meno giovani erano i vari paladini dei romanzi cavallereschi firmati dall’Ariosto, dal Tasso o dal Boiardo e gli ideali di giustizia, amore e libertà.

Riccamente decorati, i pupi erano gli eroi delle classi meno abbienti, che non potevano di certo permettersi gli svaghi culturali in auge tra la nobiltà e la borghesia.

Per pubblicizzare i loro spettacoli, i “cuntastorie” preparavano manifesti illustrati con episodi e personaggi dell’azione teatrali. Manifesti esposti al Kunsthaus di Zurigo fino all’8 ottobre 2017.

L’esposizione sul sito Collegamento esternodel Kunsthaus. 


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