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Un murale che mangia lo smog

A Roma, in uno degli incroci moto trafficati del quartiere Ostiense c'è un nuovo dipinto su un palazzo ad angolo di oltre 1000 metri quadrati, uno dei più grandi in Europa: la sua caratteristica: assorbe pure i gas di scarico di 80 automobili al giorno.

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Palazzi come tele da dipingere. Meglio ancora se la pittura mangia lo smog. È questa la visione che mette insieme l’idea di Veronica De Angelis, giovane imprenditrice edile romana (ma anche fondatrice di Yourban2030Collegamento esterno) e Federico Massa,Collegamento esterno in arte Iena Cruz, artista milanese che vive e lavora a New York. Entrambi con la passione per l’ambiente ed innamorati dell’arte di strada. 

Il cacciatore di inquinamento

È nella Grande Mela, dove i due si conoscono che nasce l’idea di Hunting Pollution – letteralmente “caccia all’inquinamento” –  uno dei più grandi murales d’Europa, nel quartiere Ostiense di Roma, su uno degli incroci più trafficati e inquinati della città, di fronte all’ex caserma occupata dipinta nel 2014 da Blu, artista di primo piano sulla scena internazionale.

Gli oltre 1000 metri quadrati mettono in scena un airone tricolor, specie in via d’estinzione, in piedi su un barile di benzina, uno dei primi elementi inquinanti al mondo, attorno a lui gocce di petrolio che scendono direttamente dal cielo. Il tutto realizzato con una pittura speciale, l’Air Lite, ideata da una start-up italiana, Advanced Materials, che opera in tre continenti. I colori trasformano le pareti in depuratori naturali, in grado di assorbire, come in questo caso, i gas di scarico di 80 automobili al giorno, attraverso un processo di fotocatalisi.

“Si pensa all’edilizia sempre come attività che consuma territorio, ma ci sono molti modi di fare questo lavoro. La mia idea è di recuperare l’esistente, restituirgli bellezza e riqualificare le aree urbane in questo modo”, dice Veronica De Angelis.



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