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Andrea Gmür: la Svizzera vuole un centro forte

La consigliera agli Stati Andrea Gmür KEYSTONE/URF k_tk sda-ats

(Keystone-ATS) Scegliere attivamente i temi da sottoporre all’esame del Parlamento: è questo l’obiettivo di Andrea Gmür, la nuova presidente del gruppo parlamentare del Centro, formato da Partito popolare democratico, Partito borghese democratico e Partito evangelico.

In una conferenza stampa a Lucerna Andrea Gmür, 55 anni, ha detto che sul piano politico non sono necessari cambi di direzione e che non bisogna nemmeno cancellare la lettera “C” dal logo del partito democristiano, dove “C”, nella denominazione francese (PDC) e tedesca (CVP) della formazione politica sta per “cristiano” e non, come sottolineato dalla neo presidente per “cattolico”. La questione va però discussa in modo approfondito.

Andrea Gmür, prima donna ad occupare questa carica, è stata nominata capogruppo ieri, in una riunione tenutasi a porte chiuse. Sostituisce il suo collega di partito ed ex “senatore” Filippo Lombardi, che a ottobre ha mancato le rielezione per una manciata di voti.

Tra il 2015 e il 2019 Gmür è stata consigliera nazionale, prima di passare con le recenti elezioni federali alla Camera dei Cantoni. In conferenza stampa ha detto di essere cosciente che nella sua nuova veste parlamentare si troverà a dover schierarsi a volte con la maggioranza, e altre con la minoranza, sottolineando tuttavia che le discussioni all’interno del partito ci sono sempre state.

Il suo obiettivo è di utilizzare pienamente il potenziale del nuovo gruppo del Centro: è il terzo, in termini numerici, e la sua voce non può essere ignorata. “La Svizzera, ha detto, vuole un centro forte”. Gmür ha promesso che farà gioco di squadra per far fronte alle importanti sfide della corrente legislatura. Fra queste le assicurazioni sociali, i costi della sanità, le relazioni con l’Ue e la politica climatica.

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