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Bouteflika ricoverato a Ginevra, presentata richiesta di curatela

È stata presentata presso il Tribunale per la protezione degli adulti e dei bambini di Ginevra una richiesta di porre sotto curatela il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika, attualmente ricoverato all'ospedale universitario della città sul Lemano. 

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Saskia Ditisheim, presidente della sezione svizzera della Ong Avocats sans frontières, ha chiesto la nomina di uno o più curatori sulla base dello stato di salute di Bouteflika. Agendo per conto di un cittadino algerino, l’avvocato sostiene che la “fragile salute” del presidente algerino lo espone ad essere “manipolato” dal suo entourage.

L’avvocato ritiene “ovvio che il presidente algerino sia attualmente incapace di discernimento, in uno stato di salute molto precario, e che tutte le sue azioni, sia l’inoltro della sua candidatura che i comunicati stampa, non sono svolti da lui stesso, ma dal suo entourage politico e familiare che lo manipola”. A suo avviso si può parlare chiaramente di “sequestro e usurpazione del pensiero”. La sua libertà di pensiero è violata, afferma Ditisheim, intervistata dall’agenzia ats.

“Notevoli possibilità di successo”

Non è chiaro se il tribunale di Ginevra accetterà di esaminare la richiesta. “Il tribunale è competente e, date le circostanze, ci sono notevoli possibilità di successo”, sostiene la presidente di Avocats sans frontières.

Secondo Nicolas Jeandin, professore di diritto all’Università di Ginevra, spetta alle autorità giudiziarie algerine stabilire se un cittadino debba essere posto sotto tutela. Ma se un tribunale svizzero ritiene che vi sia un’urgente necessità di proteggere una persona vulnerabile, può intervenire, ha detto all’agenzia AFP. Egli sottolinea che “la questione è se ci sia o meno un’urgenza”. “In teoria, il giudice svizzero deve ignorare il livello politico (…..). Il giudice deve unicamente determinare se la persona abbia bisogno di aiuto”.

Nella domanda si chiede anche di “autorizzare i curatori a liberare i medici degli Ospedali Universitari di Ginevra (HUG)” dal “segreto medico” nei confronti del presidente algerino. E di autorizzarli a rilasciare un “certificato medico che esprima la loro opinione sulla sua capacità di governare un paese”.

Manifeatanti bandiera algerina
Un centinaio di persone ha manifestato sabato a Ginevra affinché si tengano elezioni libere in Algeria. Keystone


Dal 22 febbraio si sono svolte diverse manifestazioni in Algeria per chiedere al presidente Bouteflika, 82 anni, di rinunciare a candidarsi per il quinto mandato alle elezioni del 18 aprile. Le manifestazioni  di venerdì sono state definite “storiche” dalla stampa del paese e africano, un segnale che le autorità non possono può ignorare.  Alcune testate l’hanno definito come un “giorno d’indipendenza”. 

Sabato un centinaio di manifestanti hanno fatto sentire la loro voce a favore di elezioni libere davanti alla sede dell’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani a Ginevra.

Bouteflika, raramente visto in pubblico da quando ha subito un ictus nel 2013, è ricoverato in ospedale dal 24 febbraio scorso.

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