Si è riunita oggi per la prima volta la commissione parlamentare chiamata a definire le proposte concrete per l’attuazione dell’iniziativa “Prima i nostri” votata in settembre dai cittadini ticinesi. Operazione delicata alla luce delle difficoltà incontrate dall’analoga iniziativa federale contro l’immigrazione di massa di cui si stanno occupando le Camere a Berna.
I commissari hanno sentito i promotori dell’iniziativa che hanno indicato cinque ambiti di intervento prioritari che dovranno tradursi in specifiche modifiche legislative a livello cantonale. Sul tavolo figura il progetto di avvantaggiare negli appalti, nei mandati di prestazione e nell’erogazione di sussidi le aziende con manodopera indigena, così come l’idea di introdurre agevolazioni fiscali a questa stessa categoria di società.
È inoltre prevista l’assunzione preferenziale di disoccupati residenti da parte del settore pubblico e parapubblico. Ma si vuole porre vincoli o incentivi in materia anche nel settore privato. Le proposte dovranno essere trasmesse al Gran Consiglio entro la fine del prossimo mese di marzo.
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